EXPO DUBAI 2020
Il Padiglione Italia «respira» grazie all’impianto di microalghe
Unico tra i 192 Paesi dell’esposizione universale, grazie a TOLO Green, Il Padiglione Italia «respira». L’anidride carbonica prodotta dal respiro dei visitatori sarà trasformata in ossigeno, grazie alla Spirulina.
La partecipazione italiana alla prossima esposizione universale punterà su una tecnologia green di purificazione dell’aria. L’alga Spirulina sarà l’elemento fondamentale di una tecnologia che, sfruttando le caratteristiche di questo vegetale, è in grado di assorbire CO2 restituendo ossigeno, rappresentando un’innovazione che potrà essere sfruttata in ulteriori applicazioni future per la salubrità degli ambienti e che contribuirà a sensibilizzare i visitatori sul problema dell’inquinamento, anche indoor.
La tecnologia, innovativa e sostenibile, è stata messa a punto da TOLO Green, azienda che dal 2009, anno della sua fondazione, si occupa di produzione di energia da fonti rinnovabili, e che dal 2015 ha implementato iniziative imprenditoriali nel settore biotech. La tecnologia di TOLO Green, innovativa e sostenibile, si svilupperà in cinque grandi vasche dove si coltiveranno tre tipi di microalghe: Spirulina (Arthrospira platensis), Dunaliella e Haematococcus che «abbracceranno» il «Belvedere», una costruzione circolare di circa 12-13 metri di diametro che sorge all’interno del Padiglione Italia.
I Visitatori, osservando le bellezze delle Regioni Italiane, emetteranno il respiro ricco di anidride carbonica, che sarà leggermente aspirato e fatto convogliare nelle colture algali nelle varie vasche dove le microalghe si nutriranno di CO2 del respiro dei visitatori, emettendo ossigeno.
Nel Laboratorio circolare, con pareti in vetro trasparente, i tecnici TOLO Green svolgeranno le analisi chimiche e lavoreranno le microalghe quotidianamente sotto gli occhi attenti dei Visitatori fino al prodotto finito, sacchettini di microalga in polvere. Gli organismi vegetali fotosintetici si nutrono di anidride carbonica, per loro un importante substrato carbonioso, trasformandola in ossigeno e riducendo quindi l’impatto ambientale della principale responsabile dell’effetto serra. Lampade fotosintetizzanti, progettate specificamente per la crescita microalghe, ne permetteranno la proliferazione anche in ambiente confinato con scarsità di irraggiamento
TOLO Green Dal 2015 si occupa di biotecnologie, con un impianto per la produzione di microalghe che è il più grande d’Italia. Si trova ad Arborea, che è un sito molto appropriato: è molto ‘pulito’, non essendoci industrie e inquinamenti in atmosfera o nell’acqua nel sottosuolo. Oggi produce dieci tonnellate di Spirulina secca all’anno, ma ci stiamo ampliando per arrivare a produrne 50 tonnellate, che farebbe di TOLO Green il più grande produttore europeo e uno dei maggiori al mondo.
Gilberto Gabrielli, presidente e fondatore di TOLO Green: “Biotecnologie più energie rinnovabili. Alle frontiere della ricerca e della produzione per la salute e l’alimentazione innovativa. TOLO Green ha sviluppato in dieci anni la sua presenza in Sardegna nella produzione di energie rinnovabili fotovoltaiche e di prodotti biologici quali le microalghe ed è la sola impresa a base in Sardegna presente all’EXPO Dubai con tecniche di cattura della CO2.
Rendere circolare il processo produttivo anche nelle sue applicazioni di frontiera combinando energia, alimentazione e salute è il suo scopo. L’incontro con il Prof. Giacomo Cao e del CRS4, che sono autorità nei campi della ingegneria bio e della scienza, genera l’opportunità di dare concretezza e sviluppo, in una delle 5 zone blu del mondo per longevità, la Sardegna, a idee, progetti e industrie che si caratterizzeranno per innovatività e capacità di miglioramento dei campi del sapere scientifico e delle sue applicazioni tecnologiche e produttive. TOLO Green è orgogliosa di partecipare a questa importante sfida”.
Le microalghe sono utili nei cicli produttivi per evitare o ridurre l’impatto ambientale. Anche a casa e in ufficio: l’inquinamento, infatti, è un problema attualissimo, ma i cittadini sono sensibilizzati per lo più per quanto riguarda quello atmosferico. Troppo poco ci si preoccupa, invece, dell’inquinamento indoor, che ha come fonte principale proprio l’uomo, dato che il maggiore gas metabolico che questi produce, l’anidride carbonica, è il principale indicatore della qualità dell’aria in ambiente chiuso. A cui si aggiunge il contributo di tutti quei componenti che fanno necessariamente parte di un appartamento, dalla polvere – un vero e proprio ricettacolo di microrganismi – alle strutture come materiali edili, arredi, condizionatori, umidificatori e impianti idraulici. In generale, più sono le persone presenti in un ambiente in assenza di adeguata ventilazione, più la qualità dell’aria si deteriora: per questo si raccomanda di aprire regolarmente le finestre. Ma l’aria esterna spesso porta in casa polveri e smog, non migliorando davvero la situazione.
La tecnologia di TOLO Green punta proprio a combattere questo tipo di inquinamento, proponendo una soluzione concreta. Si tratta di una realizzazione pratica che può avere applicazioni interessanti e che ben rappresenta il tema centrale di Expo Dubai: CONNECTING MINDS, CREATING THE FUTURE. La tecnologia a base di Spirulina, infatti, guarda al futuro e lo fa in modo proattivo, presentando soluzioni concrete per un problema, quello dell’inquinamento, che è tra i maggiori del nostro tempo e della cui pervasività dobbiamo preoccuparci, ponendoci il problema non solo fuori casa, ma anche dentro.
L’esposizione mondiale Expo 2020 Dubai è stata posticipata di un anno ed inizierà il 1° ottobre 2021 e terminerà il 31 marzo 2022. Per la prima volta, si terrà in una destinazione in Medio Oriente.
EXPO DUBAI 2021-2022
THANK YOU Tolo Green: Partner tecnico di Expo2020Dubai
With Love Tea
Il cambiamento climatico è reale. La sfida è avvincente. E più a lungo aspettiamo, più difficile sarà risolvere il problema.
#John Kerry